CAPITOLO 1
Presagi
“Questa domenica non è come le altre!”.
Aleandra continuava a ripeterselo nella mente, come una premonizione
a cui non si può dare una spiegazione plausibile.
Continuava a ripeterlo ossessivamente, rendendola sconfitta
ancor prima dalla lotta, come un fiume in piena che non dà il
tempo di fuggire e che ti sta per investire, continuava a ripetere
quelle parole capaci di bloccarla durante i semplici gesti di ogni
giorno.
Si aspettava che da lì a poco la risposta le sarebbe arrivata, ma
non riusciva a capire quale fosse la domanda.
Fare dei ragionamenti sensati in quello stato di torpore
l’avrebbe solo disorientata e fatta innervosire e lei questo non
lo voleva, né per sé né per Mark.
L’uomo che in quegli ultimi anni aveva destinato la sua vita
alla donna che amava.
Il suo stato d’animo riusciva sempre a contagiare chi le era
accanto, ed anche quel giorno aveva ottenuto il suo scopo. Non
che lo volesse veramente, ma non poteva fare altrimenti.
Se Mark le avesse chiesto di cosa avesse avuto bisogno, se
chiunque in quel momento le avesse fatto una domanda qualsiasi,
lei avrebbe risposto gentilmente, «vorrei rimanere sola»,
ottenendo in modo diretto e cortese la calma necessaria per
pensare, ma in quella casa non si sentivano parole, né tanto
meno richieste.
Una grande personalità in una donna così fragile è cosa rara,
questo bisognava ammetterlo.
Lo si capiva guardandola camminare per le vie del paese che
c’era qualcosa di diverso in lei.