“Cosa posso fare?” chiese Josef con il viso imbronciato e le braccia incrociate. Erano iniziate le feste di Natale ed il piccolo Josef dopo solo un giorno di dolce far nulla aveva iniziato a lamentarsi con i genitori perché non aveva niente da fare. Anche il cucciolo di Bolognese che solitamente gli girava a torno aveva deciso di ignorarlo per evitare di sorbirsi le proteste dell’amico a due zampe. La madre avanti a lui non riuscì a trattenere le risate. “Sei buffo così” gli rispose “io e tuo padre abbiamo ancora un paio di giorni di lavoro dopodiché partiremo per il viaggio che ti abbiamo promesso”
Il bimbo però non sembrava soddisfatto della risposta della madre e ancora imbronciato si mise seduto sulla poltrona facendo ondulare le gambe in forma di protesta. “che dici se ti portiamo al palazzo?” chiese il papà che aveva assistito alla conversazione avuta con la madre. A quelle parole Josef balzo subito in piedi e fu subito raggiunto da Giordy i due erano contenti di raggiungere la Cugina.
“Non è in casa” disse il Signor Cortese nell’accogliere i due monelli, a quelle parole Josef si fermo d’un colpo “dove si trova?” chiese subito. Il maggiordomo attese che il bimbo fermasse la sua corsa e gli rispose che la Principessa era semplicemente nel parco dietro il palazzo. Nemmeno il tempo di terminare la frase che i due si lanciarono verso il vialetto che portava verso quel posto magico.
Arrivati però bloccarono nuovamente la loro corda, sugli scivoli una decina di bambini si alternavano l’ungo la scala e la pedana, sulle altalene una fila di altri in attesa di poter salire ed ancora altri sugli animali a molla e sulla giostra rotante, una vera è propria invasione pensò.
“Cosa fai li imbambolato?” urlo la Principessa vedendolo fermo avanti l’entrata, “vieni a giocare anche te!” continuò a dire, ma Josef sembrava contrariato, riteneva quel posto tutto suo e non voleva condividerlo con tanti bambini. “Chi sono?” chiese quando fu arrivato vicino la principessa.
Cristy capì immediatamente che c’era qualcosa che non andava, quindi lo osservò attentamente poi rispose che quelli erano bimbi che venivano dal paese, erano di famigli povere e per loro il Natale non era pieno di regali come per gli altri bimbi, quindi aveva deciso con l’approvazione dei genitori di invitarli un giorno al palazzo per fargli passare una bella giornata piena di giochi. Anche la signora Farina la cuoca si era data da fare preparando dolci, biscotti e tante altre cose buone per tutti quei bei bambini.
Ma Josef non sembrava convinto e con il broncio decise di salire sullo scivolo, ma arrivato vicino le scale si trovò con altri bimbi in fila in attesa del prorpio turno, Josef però non voleva aspettare “questo è il mio scivolo” disse e superò tutti passando avanti. Gli altri bambini non dissero nulla, attesero che passasse e ripresero come se niente fosse. Stessa cosa accadde quando si avvicnò alle altalene, anche in quel caso urlò che erano sue e che non voleva aspettare quindi la bambina che era su scese facendolo salire e si rimise in fila, ed ancora sugli altri giochi la scena si ripeté più volte fino a quando la principessa gli chiese di smetterla e lo accompagnò fuori.
“Perché ti stai comportando in questo modo?” gli domando Cristy, “hai sempre giocato con tutti i bambini mentre oggi ti stai comportando come un antipatico” Josef sentendo quelle parole iniziò a piangere “questo posto è il mio preferito, io non voglio dividerlo con nessuno” disse mentre le sue guance si riempivano di lacrime. Allora la principessa decise di raccontargli una storia, “mettiti seduto su quel masso” gli disse, poi cominciò
Tanto tempo fa viveva a palazzo una bambina che aveva tutto, ogni cosa che chiedeva le veniva comprato, ovunque volesse andare la portavano qualsiasi cosa volesse mangiare era già pronto per lei. Aveva tutto, il problema però e che quando arrivava una delle sue amiche per giocare con lei, la bambina che aveva tutto nascondeva i giochi perché non li voleva dividere con nessuno. Quando andava in montagna con i compagni di scuola invece di tirare fuori tutti i biscotti che aveva li lasciava chiusi nello zaino e li mangiava tutti lei dicendo che erano pochi per poterli dividere e questo accadeva con ogni cosa.
Un giorno la bambina si trovò a passare per il parco e vide alcuni delle sue amiche giocare allegramente, allora decise di raggiungerle, ma quella volta furono loro a dire non alla bimba. Non si aspettava quella reazione lei in fondo voleva solo giocare, ma rimase sola a guardare le amiche che si divertivano senza di lei, in quel momento si mise a piangere era triste e si sentiva sola, ma vedendola cosi le altre smisero di ridere e le si avvicinarono. La bimba le osservo una ad una e scoppio a piangere ancora più forte, quindi le amiche la abbracciarono forte forte, fino a quando smise di piangere, aveva capito che poteva avere tante cose, giocattoli, cose buone da mangiare e molto altro ancora ma la compagnia delle persone care era un’altra cosa, molto più bella ed importante.
Josef ascoltò il racconto con attenzione come solo lui sapeva fare e disse alla cugina che aveva capito e che aveva ragione si era comportato male e voleva riparare, quindi torno nel parco e quando gli altri bimbi lo videro arrivare si scansarono per farlo passare, ma lui gli restituì un sorriso e si mise in fila come gli altri, in quel momento tutti ricambiarono quel sorriso e ripresero a giocare.
Quando fu sera e tutti i bambini furono andati via Josef fece un’ultima domanda alla Principessa “che fine ha fatto quella bambina?” domandò incuriosito, la principessa strizzo l’occhio e rispose che poi gliela avrebbe fatta conoscere, poi i diede un bacio sulla fronte e lo saluto era giunto anche per Josef e per Giordy tornare a casa.