La discalculia è il disturbo specifico dell’apprendimento che corrisponde alla difficoltà di apprendere la matematica è infatti generalmente percepita come una difficoltà specifica, inerente all’area dell’apprendimento, per la matematica, o più esattamente, per l’aritmetica in relazione all’elaborazione di calcoli di base anche dei più semplici, (addizioni - sottrazioni), e le esecuzioni di calcoli mentali. Queste difficoltà devono mostrarsi in ritardo rispetto ai coetanei in presenza di un quoziente intellettivo nella norma e in assenza di altri disturbi neurologici.
La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo.
Nel caso dell’intelligenza numerica basale, la discalculia interviene sulle capacità alla base dell’abilità numerica:
• Riconoscere piccole quantità in modo immediato e accurato (subitizing)
• Capacità di ordinare in ordine crescente o decrescente, detta seriazione
• Saper comparare, per esempio saper distinguere maggiore e minore
• Comporre e scomporre delle quantità
• Calcolare a mente
Nell’ambito delle procedure esecutive, la discalculia interviene nel calcolo scritto e si manifesta con queste difficoltà:
• Leggere e scrivere i numeri: lo studente confonde i numeri, li scrive al contrario (per esempio il 69 per il 96 e viceversa)
• Incolonnare i numeri
• Calcolare, risolvere operazioni scritte anche semplici
• Memorizzare, per esempio le tabelline o alcune operazioni (fatti numerici) semplici come 3+3
Bisogna tenere sempre a mente che i bambini, e di conseguenza le famiglie, con disturbi legati all’apprendimento sono tutti diversi e per avere una corretta diagnosi di discalculia sono necessarie prove concrete. Solo a questo punto si possono trovare le giuste strategie atte al miglioramento dei sintomi.